Cambogia e Thailandia: sapori orientali
Cambogia e Thailandia: sapori orientali. L’articolo comincia così, poche parole per descrivere un viaggio ricco di emozioni, sensazioni e nuove esperienze da raccontare. Consigliamo questo viaggio a tutti coloro che, come noi, amano l’Oriente, ne sono incuriositi e hanno tanta voglia di vedere, crescere e sperimentare.
Prima tappa? La Cambogia, precisamente Siem Reap. Ma facciamo prima un punto sulle informazioni logistiche.
Logistica
Il percorso migliore da seguire per arrivare in Cambogia è attraverso uno scalo in Thailandia. Da Milano è possibile prendere un volo diretto per Bangkok (11 ore all’andata) e poi prendere un volo interno per Siem Reap (si tratta di un’ora circa). Quando siete all’aeroporto di Bangkok fate il check in online negli appositi totem. Ottimizzerete molto di più il tempo!
Arrivati a Siem Reap dovrete fare il visto. Troverete un apposito desk in cui dovrete pagare 30 dollari SOLO IN CONTANTI e dopo sarete condotti all’immigrazione. La coda procede molto molto lentamente, aspetterete sicuramente un’ora o più. PAZIENTATE!
NB: per la Cambogia non serve assolutamente cambiare i soldi nella moneta locale, loro usano praticamente solo i dollari!
Non scordatevi di portare vestiti leggeri ma che coprano spalle e ginocchia, è molto importante. Al contrario si rischia di non essere ammessi nei luoghi di culto (questo vale sia per uomini che per donne).
SIEM REAP – CAMBOGIA
Per girare la Cambogia, specialmente se avete l’intenzione di recarvi a Siem Reap per visitare il complesso di Angkor vi consiglio di affidarvi ad una travel agency in modo da organizzare meglio il tempo. A tal proposito, vi lasciamo il nome di easy smile, un’agenzia (presente in alcuni paesi orientali) che vi accompagnerà in ogni vostro spostamento con apposita guida in lingua, per spiegarvi ogni sito che dovrete visitare. Ci siamo trovate benissimo e abbiamo appreso tantissime nozioni sui monumenti e sulla storia della Cambogia.
Come ristorante ci sentiamo di consigliarne vivamente uno: Viroth’s Restaurant. In pieno centro a Siem Reap, staff accogliente e il cibo locale squisito. Andateci!
Primo Giorno
Il primo giorno a Siem Reap è iniziato subito, appena scesi dall’ aereo. Dopo avere lasciato le valigie in albergo (se lo state cercando vi consigliamo il Viroth’s Hotel) siamo andati subito con la nostra guida al lago Ton Le Sap, il lago più grande in Asia ma il settimo a livello mondiale. La profondità nella stagione secca è solo di due metri circa, ma arriva addirittura ad essere 11 metri. Il punto interessante di questo lago è che è davvero abitato (il 90% da pescatori e il 10% da commercianti). Infatti, immerse nell’acqua ci sono numerose palafitte di abitazioni e negozi che si possono visitare.
Secondo Giorno
Finalmente incomincia l’iter per Angkor. Ma che cos’è Angkor? Innanzitutto è situato a 7km da Siem Reap, ed è un complesso di 402 km con 277 templi la cui costruzione segue la scienza astronomica. Pensate che sotto il suolo ci sono ancora all’incirca 500 templi nascosti. Un vero sito culturale da visitare. Cambogia e Thailandia: sapori orientali… e non solo!
Prima di entrare nel vivo del sito dovete recarvi alla biglietteria, per 3 giorni il biglietto costa 62 dollari, per 7 giorni 72 dollari e per 1 giorno 37 dollari. E’ nominativo.
Prasat Kravan e Srah Srang Village
Prasat Kravan è un tempio consacrato nel 921 d.c, costituito da 5 torri di mattoni cotti e arenaria montata a secco. E’ orientato verso Est (Alba) che era considerato il punto cardinale della fortuna. E’ un tempio induista, lo si riconosce dal fatto che ha una struttura piramidale e un numero di livelli dispari (solitamente sono tra 5 e 7). I tempi buddhisti hanno invece una struttura piatta.Lo Srah Srang Village fu consacrato nel 1200 d.c. da un re buddhista. Si tratta di una piscina naturale, la più grande del mondo. Il re, con le sue concubine, veniva presso questo luogo sacro per lavare se stesso e lavare anche i suoi peccati. Essendo sacro, gli animali non erano ammessi.
Prasat Pre Rup e East Mebon Temple
East Mebon Temple significa “Grande Festa Orientale”, consacrato nel 952 d.c. e riconosciuto dall’UNESCO. Più basso rispetto al tempio Pre Rup e caratterizzato da 4 ingressi su ogni lato adornati da 4 elefanti. Una volta era circondato dall’acqua per impedire ai nemici il passaggio.
Banteay Srei Temple
Il nome significa “città delle donne”ed è dedicato al dio indù Shiva. E’ uno dei pochi templi ad essere costruito non per volere del re ma per volere di un suo consigliere. Completamente ricoperto da meravigliosi bassorilievi.
Angkor Wat
Arriviamo all’ultimo tempio ma forse il più bello e maestoso di Angkor. Si tratta di Angkor Wat, considerato oggi come una delle più sensazionali meraviglie del nostro pianeta, una colossale costruzione che detiene diversi primati, tra i quali il prestigio di essere il complesso religioso più grande del mondo! Durante la costruzione, il re ordinò che la costruzione dell’immenso edificio partisse contemporaneamente dai 4 lati, cosicché l’opera fosse completata in meno di 40 anni. E’ il tempio meglio conservato della zona ed è diventato il simbolo della Cambogia, tanto che appare nella sua bandiera.
Terzo Giorno
Altro giro altra corsa! Sveglia alle sei e ci si rimette in moto per un altro meraviglioso giro nel complesso di Angkor. Il terzo giorno l’abbiamo iniziato con Angkor Thom, la città sacra.
Angkor Thom
Angkor Thom è la gigantesca città fortificata alla quale si accede attraversando la sua porta più celebre: Il South Gate. La città apriva dall’alba al tramonto e all’interno il popolo si dedicava perlopiù al baratto. Un tempo ci abitavano 100.000 persone. Il cuore della città grande è il Bayon, uno splendido tempio buddhista su tre livelli noto al mondo per le sue innumerevoli torri sulle quali sono scolpiti volti in pietra. All’interno dell’immensa Angkor Thom troverete:
- La terrazza dei Elefanti: una volta si facevano i combattimenti con gli animali selvatici
- La terrazza del Re Lebbroso: interamente scolpita con stupendi bassorilievi. Il nome deriva da una lontana leggenda
Sicuramente qui avrete la possibilità di vedere i macachi ma state attenti, rubano!
Ta Phrom
Le splendide rovine di Angkor Thom sono il preludio alla visita del Ta Phrom, famoso tra i turisti per l’aspetto selvaggio nel quale si presenta. Ancora oggi, giganteschi alberi secolari si sorreggono sui muri del monastero e le loro radici si insinuano tra i blocchi di arenaria… un misto tra arte, storia e cultura. Si tratta del secondo tempio più grande del parco.
Preah Khan e Neak Pean
Colossale monastero che ha un’importanza simbolica: è stato costruito lungo il suo stesso asse longitudinale un bacino artificiale al centro del quale furono poste le terme oggi note con il nome di Neak Pean.
KOH PHANGAN – THAILANDIA
Dopo tre giorni di sveglia presto e camminate no stop, un po’ di mare e relax non fa mai male. Abbiamo deciso di rilassarci a Koh Phangan, un’isola in Thailandia. Da Siem Reap si ritorna a Bangkok, si prende un volo interno per Koh Samui (attenzione che da Siem Reap non fanno il check in diretto, perciò, arrivati a Bangkok dovrete uscire e rientrare dall’aeroporto) e, facendo il boat ticket in uno dei due desk presenti nel piccolo aeroporto, si prende un traghetto per Koh Phangan.
Spiagge
Di seguito vi riporteremo le migliori spiagge/location dell’isola, che assolutamente non dovete perdere:
- Malibu Beach: se state cercando mare paradisiaco allora siete nella spiaggia giusta. Inoltre, è una delle spiagge che resta e rimane sempre al sole. Vi consigliamo di arrivare presto la mattina prima che diventi molto affollata.
- Mae haad e Koh Ma: la particolarità di queste due isole è che con la bassa marea compare una lingua di terra che le collega. Il panorama avrà un certo fascino.
- Had Khom: questa è una delle spiagge che abbiamo preferito. La più selvaggia, affollata da palme e da scimmie selvatiche che la popolano. Se volete pranzare o fare merenda andate al bar Ocean View, ne vale la pena!
- Haad Rin: nonostante non sia la più bella, è forse la più famosa spiaggia di Koh Phangan. Si trova sulla punta meridionale e ospita uno dei più famosi festival della Thailandia che si svolge in ogni serata di “Luna Piena”: il Full Moon Party.
- Ao Thong Nai Pan Noi: spiaggia comoda per alloggiare, non troppo turistica, situata ad est dell’isola. Ci sono parecchi ristorantini interessanti tra cui The Beach Club Grill & Restaurant che propone delle squisite grigliate di pesce sulla spiaggia.
- Thongsala Village: questo è il centro dell’isola, e ci potete arrivare comodamente in taxi. Troverete i più svariati negozi di sciarpe vestiti, souvenir e mercati di ogni genere.
- Koh Raham: ecco la ciliegina sulla torta, uno se non il posto più particolare da consigliare a Phangan. Un’oasi di pace immersi nella natura, perfetta per godersi un pranzo, cena o aperitivo. Consigliamo di arrivare in orario tramonto per avere uno spettacolo naturale a 360 gradi. Mare cristallino, altalene e amache su cui rilassarvi fanno parte di questo paesaggio incantevole.
Per vedere tutte queste spiagge e location dovete assolutamente fare il giro in barca. E’ divertente e anche molto pratico!
BANGKOK – THAILANDIA
Ultima tappa del nostro viaggio: Bangkok. A Differenza della Cambogia, in Thailandia viene utilizzata solamente la moneta locale, i Bath. Ci teniamo a dirvi che Bangkok è una bellissima città che sta facendo passi da giganti a livello tecnologico e dell’innovazione. Non è per nulla pericolosa, anche per una ragazza.
Di seguito riportiamo il programma per visitare questa città in tre giorni.
Primo Giorno
Per il primo giorno vi proponiamo l’iter classico di Bangkok. Gli edifici e i luoghi di culto più famosi del paese e che si paleseranno maestosi più che mai ai vostri occhi.
Grand Palace
Il Royal Palace, costruito nel 1782, è un complesso che non consiste solamente nel “Royale Palace”, ma è composto da innumerevoli uffici governativi e templi, tra cui il famosissimo tempio del Buddha di smeraldo. Il sito copre un’area di circa 218 mila metri quadrati ed è circondato da 4 mura, 1900 metri in lunghezza.
Vi consigliamo di arrivare presto la mattina (apre alle 8.30 e chiude alle 15.30) per evitare code. Il costo è di 500 bath per persona. Assolutamente indossate abiti che coprano spalle e ginocchia, c’è una attentissima selezione all’ingresso.
All’interno vi perderete tra i maestosi edifici, tra i colori scintillanti, palazzi dall’ altezza notevole e dall’impressionante bellezza. Wat Phra Kaew, il tempio del Buddha di smeraldo, è il più sacro tempio buddhista in Thailandia e merita assolutamente una visita. Non crederete ai vostri occhi!
Wat Pho
A pochi minuti a piedi dal Grand Palace troverete Wat Pho, il Buddha sdraiato. Le misure della statua sono a dir poco impressionanti: 15 metri in altezza e 46 metri in lunghezza. Solo i piedi sono lunghi 5 metri e decorati con immagini in madreperla. Assolutamente da visitare. Aperto dalle 8 alle 18. L’ingresso costa 200 bath.
Wat Saket
Chiamato anche montagna dorata, si tratta di un tempio situato su una collina artificiale alta 60 metri. Per arrivare al tempio bisogna fare una salita composta da circa 350 scalini, impegnativa ma piacevole e soprattutto all’ombra. Una volta raggiunta la cima rimarrete davvero incantati per il fantastico panorama che si paleserà ai vostri occhi: l’intera vista su tutta Bangkok. L’atmosfera è unica, resa ancor più speciale dal tintinnio delle campane (si dice che suonarle porti fortuna). Aperto dalle 7 alle 18. L’ingresso costa 50 Bath.
Wat Arun
Eretto sulla riva destra del fiume, questo complesso di templi viene anche chiamato “Templio dell’Alba” per i colori che le prime luci dell’alba gli conferiscono. La sera viene completamente illuminato, creando suggestivi giochi di luce e acquisendo un ruolo simbolico della città. Aperto dalle 8.30 alle 17.30 con un costo di ingresso di 100 Bath.
Secondo giorno
Il secondo giorno è interamente dedicato ad un’escursione fuori Bangkok, precisamente ad Ayutthaya.
Ayutthaya
Si tratta di una città ad 80 km a nord di Bangkok. Era la capitale del regno del Siam, finchè non fu rasa al suolo dai birmani. Attualmente le rovine della città vecchia costituiscono il parco storico, un sito archeologico che contiene palazzi, monasteri e tempi buddhisti. I costi per l’ingresso ai templi sono di tue tipologie: per la maggior parte di questi l’ingresso è gratuito, invece per i sei siti più importanti c’è un biglietto di ingresso di 50 bath cadauno. E’ però possibile acquistare un biglietto cumulativo totale di 200 bath (valido solamente per una giornata). Quasi tutti sono aperti dalle 8 alle 18.30. Potete arrivare in questo magico sito archeologico con il treno oppure con degli shuttle (questo accade soprattutto se vi organizzate con l’albergo in cui alloggiate a Bangkok), sono circa due ore. Le meraviglie da visitare sono tutte all’aperto e sono veramente splendide.
Terzo giorno
Con il terzo ed ultimo giorno si conclude il nostro tour a Bangkok. Questo è il giorno meno stancante, appositamente, perchè è meglio rilassarsi un pochino prima di prendere un lungo volo aereo.
Floating Market
Questo è il mercato che assolutamente dovete vedere a Bangkok. Si tratta del mercato galleggiante. Infatti, vi muoverete su delle barche simili a piccole gondole a motore. Le bancarelle ed il mercato si sviluppa ai lati del canale. Spezie, souvenir, piccole statue, troverete davvero qualsiasi cosa. Tutto è accompagnato da una bellissima atmosfera, profumi, odori e colori di ogni genere.
Kao San Road
Ci piace definirla come “la via più pazza di Bangkok”. Effettivamente è così. In questa strada troverete qualsiasi cosa che state cercando: bancarelle di vestiti, souvenir, thai massage, ristoranti di ogni genere, spiedini di scorpione e più tardi, la sera, discoteche e pub. Consigliamo sempre di fare una visita qui, perchè si coglie la vera essenza della città.
Lebua State Tower
Diventata famosissima dopo “Una notte da Leoni” questo grattacielo offre una vista mozzafiato dall’ottantesimo piano. L’ingresso è gratuito ma, arrivati alla terrazza, è obbligatoria la consumazione (abbastanza costosa). Andateci assolutamente al tramonto.
Questo viaggio fantastico si conclude così, dopo 15 giorni immersi in un’altra realtà, in una cultura completamente diversa da quella occidentale e con tante cose da raccontare.